Francesco Lucatelli, Albero Carillon
Residenza per Aranno LandArt

Tra il 6 e il 12 settembre presso Nellimya Arthouse si è svolta la terza residenza d’artista, ospite: Francesco Lucatelli.

Siamo sempre meno abituati a entrare in contatto con quello che ci circonda, specialmente in questo periodo storico.
L’Albero Carillon ci richiama all’interazione, all’ascolto al sentirsi parte integrante del luogo che ci ospita.
Un’idea che viene da lontano: “in un viaggio in Tanzania – racconta Francesco – nella foresta pluviale, mi sono imbattuto nell’Albero Comunicatore. Battendo con delle pietre in dei punti specifici di alcune specie di alberi cavi, essi risuonavano. Veniva utilizzato dalla gente del luogo come strumento di richiamo”. L’Albero (Comunicatore) Carillon è altresì un punto di connessione tra terra e cielo e un attimo in cui il visitatore entra in rapporto con la l’albero ed è parte integrante dell’installazione mantenendo il contatto durante tutto il percorso melodico: con una mano gira la manopola del carillon e con l’altra ne ascolta il suono.

Francesco Lucatelli (www.molby-art.org) in arte Molby nasce nel 1977. Alla fine degli anni ‘90 partecipa a un corso per Scalpellino, Ornatista su pietra, da quel momento sviluppa l’amore per la scultura “a togliere” su pietra, ma sarà poi il legno a conquistarlo. Dopo un esperienze inglese di 3 anni ritorna in Italia frequentando per due anni l’Accademia delle Belle Arti di Roma, dove approfondisce lo studio anatomico e il disegno libero del nudo, anni preziosi che lo indurranno agli studi sulle proporzioni sacre e moduli anatomici. L’ambiente accademico gli sta stretto e continua il suo percorso artistico sperimentando e vagando tra i monti Lepini. Dalla scultura figurativa-onirica ricca di simbolismi a quella piu’ concettuale, la natura lo porta a sperimentare con gli elementi del bosco, nel 2017 e 2018 in un villaggio dell’altopiano di Iringa in Tanzania, all’interno del progetto Mani d’Africa, sperimenta con materiali naturali insieme agli artigiani del luogo, cotture primitive dell’argilla e lavorazione di fibre naturali raccolte nella savana, il passo verso la Land art presto è fatto. Proprio negli ultimi 5 anni nascono le opere di Land art realizzate nei boschi dei Monti Lepini e non solo.

Per ulteriori informazioni visita il sito www.aranno-land.art